1.49.12
Mi sveglio alle 720. Sono un po’ rincoglionito perché la sera prima mi sono bevuto due camomille. Non riesco a fare una buona colazione, alle 8 ho l'autobus per Duino. Bevo solo un the in velocità, preparo le mie cose e poi via in bici. Chiamo la mia compagna di allenamento, Rosamaria, e mi risponde che è già partita verso l'arrivo. Il viaggio è tranquillo e veloce, dobbiamo fare gimcana attorno alle transenne e ai birilli che serpeggiano lungo al costiera. Neanche il tempo di guardare fuori che le porte si riaprono e vengo spinto fuori dalla voglia di cominciare. Dovrà pazientare circa due ore, quest'anno lo start è stato posticipato alle 1030. Pazienza. Cammino lungo Duino non sapendo bene cosa cominciare: colazione? stretching? bagno?
E Rosamaria? La cerco invano, ci ritroveremo mezz'ora prima della partenza in una viuzza lontano dalla partenza, entrambi per una corsetta di riscaldamento. Non ci sembra ancora vero di essere lì. Siamo acciaccati, lei alla caviglia, io alla gamba. Abbiamo lavorato tanto in questi mesi pre gara che pensiamo solo a partire.
Sono quasi le 1030, appena dico "dovremmo partire a breve" ecco il colpo di pistola. La gente davanti a noi ancora non si muove, ci vorrà il solito minuto di sfollamento. Finalmente corriamo. L'inizio è sempre in salita, in tutti i sensi, anche se, controllando poi il cronometro a fine gara, riusciamo a stare poco sopra i 5 minuti al KM. Ottimo. Corro al fianco di Rosamaria. La giornata è ottima, non c'è il sole cocente. Piove addirittura.
Passano i km. 3,4,10,15... mi sento bene...decido di allungare a 6 dalla fine. Forse un azzardo, ma ci provo. Guardo la mia compagna che mi incoraggia a provarci. E allora comincio ad accelerare....16,17,18,19....
sono quasi alla fine, ma sono stanchissimo, stringo i denti, vorrei mollare, l'arrivo mi sembra così lontano.... 20,21...faccio l'ultima curva ed entro in piazza unità. Taglio il traguardo in 1h 49 minuti, 10 meno dell'anno scorso. Sono stanchissimo, una mano sul fianco, non riesco a respirare, non ci riesco proprio. Tengo duro, ma ormai è finita.
Oggi ho deciso di fare un'ultimo allenamento. Siccome non voglio sollecitare la periostite, ho preso la bici e mi sono diretto a Miramare. Giornata di sommo relax, cullato dalla risacca delle onde sulla spiaggia e dall'ombra dei giardini del castello. Mentre corro lungo la costiera vedo gli uomini dell'organizzazione al lavoro. Mi vengono i brividi per l'emozione. Quante volte ho fatto questa strada quest'inverno con i miei compagni di corsa. Non mi sembra vero, domani si apre e si chiude una stagione per chi come me considera questa come l'unica vera gara dell'anno. Non ho sensazioni negative per domani, so di potermi migliorare rispetto a quanto fatto nel 2007. Però è anche vero che i pensieri sono aumentati, il lavoro, la gestione della casa, le mille attività in più, le ragazze... non sono certo un ricettacolo del dolce far nulla. Però ho imparato a creare degli scomparti e domani avrò la testa tutta qui, un pensiero unico lungo 21.097 km.
Ho ripreso in bocca i carboidrati. Meglio del sesso. Oggi giornata pienissima di lavoro, tant'è che la bavisela è solo un l'ultimo dei miei pensieri.
Giornata di riposo, passeggiando per la Napoleonica...e scrutando la strada che farò domenica.... Dall'alto tutto sembra così relativo...
Ho mangiato moltissima carne per cena alla facciazza dei carboidrati... ma tanto so che domani mattina sarà solo un piacevole ricordo...
...e la bici è servita.
E' servita in tutti i sensi, come un antipasto agrodolce per la giornata in avvio e come frutta per la giornata in chiusura. Sono partito da casa alle 715 e ci sono tornato alle 22. A quattro giorni dalla maratonina sto cercando di recuperare in gran fretta la condizione fisica. Ma...forse quello che più conta in questi giorni è la testa. E la testa va. E lasciamola andare!! Di sicuro darò il massimo domencia, ma il prezzo da pagare sarà alto: arriverò cotto e quest'anno senza neppure il conforto all'arrivo degli amici di Aviano. Solo. La solitudine però è la strada che nessuna ha tracciato prima di te, è la strada che forse qualcuno si prenderà la briga di seguire. Per cui.... forza e coraggio, allenatevi che l'ora della prova è vicina...
Giornata stupenda no? :-)
Ma chi se ne frega se oggi piove, quello che importa è che mi sono portato la roba per andare a correre, perché lasciarla dentro lo zaino? Non ha senso.
Siamo ad una settimana lavorativa dalla gara, una settimana in cui effettivamente c'è da lavorare, ma ormai devo essere onesto con me stesso: quello che c'è c'è, posso mettermi in condizione più psicologica che fisica, non posso fare molto di più.. Continuo con la dieta dissociata ancora oggi, proteine e verdura, lascio da parte la pasta e la frutta per gli ultimi giorni.
Comunque la cosa importante è che la roba dello zaino non l'ho lasciata nello zaino. Alle 1830 più o meno parto dall'Area, pantaloncini e maglietta a maniche corte anche se sono 10 gradi e mi dirigo verso i campi da golf. Corro, ma non sono solo: qualche ominio a passeggio, una fanciulla col moroso, ma soprattutto un bel cinghiale che mi corre a lato, circa a 10 metri da me. Ritorno dopo mezz'ora, un assaggio che mi trova alla fine però stanco. Sarà che la strada era tutta un saliscendi, ma non ho un buon presagio per domenica. Pazienza. Sono sicuro che gli stimoli e la forza arriveranno al momento giusto.
Sarà la fame, ma in questo momento l'unica cosa che penso è ad un bel piatto di cinghiale con le patate. Vi saluto, a domani.
Ciao raga.
Il tempo mette al bello per domenica. Sarà una grande Bavisela, chiara, dolce e fresca...
Nella mia sventura di [ex] infortunato non sono solo: Kalengi, la mia compagna di Obiettivo Maratona] si è storta la caviglia domenica. Maratonina dunque in forse [anche] per lei. E dire che abbiamo corso insieme un mese fa i 21 in 1h e 49m. Miseriaccia. Capita sempre ai migliori no?
Teniamo duro. Intanto provo la dieta dissociata: proteine fino a mercoledì e poi carboidrati a gogo. Ciao.
Mancano 7 giorni.
Tutto sommato se a Dio sono serviti meno per fare la terra, a me, che nei momenti di maggior lucidità mi considero poco meno di un Dio, non mi basteranno 7 giorni per preparmi alla mezza di domenica?
Putroppo non corro da tre settimane. Una preparazione lunga che si è conclusa però precocemente per una periostite [una mia amica dice che potrebbe trattarsi invece di una micro frattura]. Sono stato anche a lungo raffreddato, perdendo diverse ora di piscina.
Ma coraggio! Il lato + dice che mi sono riposato, rifocillato, recuperando lo stress accumulato [provate ad allenarvi 6 giorni su 7! anche Dio si è dovuto riposare il settimo].
Oggi vi scrivo da Padriciano 99, 9 km da casa mia, una salita della Madonna [in bici], 43 minuti [record!] per arrivare al lavoro. Nota negativa: sono al lavoro. Un giorno o l'altro porto un pò di C4 e risolvo tutti i problemi, almeno i miei.
A domani per il proseguio di questo mini diario [della creazione di un atleta, o della distruzione....Dio perché non ti sei fermato in tempo...il sole, le stelle, la natura non ti bastavano! No.. tu hai voluto l'uomo e poi...hai fatto anche di peggio....].