19 ottobre 2006

[Diario di guerra] Cronaca di una morte annunciata

-11

E' una strana giornata, avete presente l'atmosfera durante un'eclissi? Un poco le assomiglia. In questa mattina di ottobre, lontano dalle dimissioni come un turista dalla cartolina appena inviata, mi godo la giornata. Devo fare tanto o poco? Credo di aver già dato, ormai sarebbe tardi per dare di più. Però sono in tempo per riposare e godermi gli ultimi giorni. Ho messo un limitatore all'acceleratore perché il paesaggio vale. Ah, arrivano le prime schermaglie col capo. Che fare? Rispondere a tono? Oppure lasciar correre? Non so... aspetto la prossima schermaglia. Lasciar correre è stimolante, perché l'unico sforzo che ti viene chiesto è non pensare a niente. Mentre se pari le schermaglie devi lottare e lottare = pensare. Visto che mi sento in vacanza.. perché pensare? :-)
Mancano ancora meno di due ore e la macchinetta del caffè ha appena gridato vendetta mangiandomi 20 centesimi. Sto per andare via e anche il distributore automatico mostra segni di insofferenza.

-10

Oggi telefonerò in ditta per vedere se è arrivata la lettera di licenziamento. E poi parlerò con il mio capo qui al [...] Non sono ancora capace di fare previsioni, ma sono capace di figurarmi gli scenari possibili.
Sicuramente ci sarà sorpresa e sconcerto per il tempo di preavviso che è inferiore alla metà di quello stabilito dal contratto. Poi le possibili reazioni sono di due tipi: incazzoso e menefreghista. Il primo porterà ad una serie di invettive, strali, tuoni e fulmini. Il secondo invece denoterò quanto si sono parati il culo in anticipo. Un'azienda seria sa fare previsioni. Ma è specializzata anche nel cazziare. Comunque la legge è dalla mia parte.
Bello sarebbe che mi chiamassero e dicessero:

abbiamo saputo che te ne vai, ci dispiace molto. Perché non ci ripensi? Come mai te ne vuoi andare? Cosa possiamo fare noi per tenerti qui? Comunque il lavoro è lavoro: tu devi seguire la tua strada e aspirare sempre a migliorarti e a trovare un ambiente dove poter dare il meglio sempre. Ci dispiace che qui non ti sia trovato come te l'aspettavi, ma sai, questo è un ambiente complesso e non sempre si riescono a dare quegli stimoli e quegli incentivi di cui la gente ha bisogno. In questo ti chiediamo scusa, anche se sappiamo che è troppo tardi, visto che la tua determinazione giustamente ti porta ad andare avanti nella strada prescelta. Ti auguro personalmente un in bocca al lupo per la tua carriera e se un domani passassi di qui, ricordati di fare un saluto. Grazie.

Secondo voi andrà così? Saranno queste le parole che usciranno dalla bocca dei miei capi? Si accettano scommesse.

Ah, dopo ci sarà l'ennesima puntata della saga: "vediamo se funziona". Riassunto delle puntate precedenti: il giovane eroe vuole convincere tutti di riuscire a realizzare i loro sogni, peccato che i sogni non si ricordano mai [= nessuna specifica, nessuna documentazione]. Oggi avremo la puntata dal titolo: "Vedo non ti vedo": il sogno della settimana è modificare un'applicazione web per visualzzare un dato sotto opportune condizioni. Riuscirà nell'intento? A tra poco....

P.S.
Non so ancora se hanno saputo delle mie dimissioni, la giornata è soleggiata, non piove, non fa troppo freddo... questo mi fa capire che Dio lo ha saputo e non ne ha fatto un dramma [anche se mettono brutto per giovedì :-)]

-9

Dove eravamo rimasti dunque?
Che avrei dovuto telefonare in [...] per sapere se le mia dimissioni erano arrivate? Hanno telefonato loro.
Che avrei dovuto parlare con i miei capi al [...], che mi avevano pure cercato in mattinata mentre ero in sala prove? Alla domanda: mi avevate cercato? mi hanno riposto di no, a quel punto mi sono sentito libero.

-8

Ieri sono andato a parlare con [...]. Ho scritto bene: non con Tizio o Caio, ma proprio con [...], affinché voi vi immaginiate che io abbia avuto un colloquio con un'entità unica, un pezzo fuso con un solo stampo, una specie di Golem, se vi piace la fantascienza. Se sono qui che vi scrivo vuol dire che il Golem non mi ha mangiato. Solo perché non aveva appetito.
Il Golem ha sentenziato: là fuori ci sono i lupi, qui nel recinto si sta bene. Il discorso del giorno -10 viene così riscritto:

da te non ce lo aspettavamo... ma ci dici almeno in che ditta andrai? Perché tu sei una persona sensibile e non vorremmo che la nuova ditta si approfittasse di te... a proposito come dicevi che si chiama la nuova ditta? No perché noi pagheremmo anche poco, ma paghiamo sempre in perfetto orario, mica come altre ditte che ti pagano 8 mesi dopo. Non so la tua ditta, che non è la Diginet vero? No dico, non so la tua ditta... però ti hanno fatto un'offerta economica che ci fa pensare che ci sia sotto qualche cosa di poco pulito... Comunque cerca di stare attento e di non andare dai primi che ti fanno una buona offerta, perché anche nel selvaggio mondo del mercato ci vuole una certa etica..

Mentre tornavo a casa in maccina pensavo che è stato un discorso eticamente bello, sintatticamente perfetto, economicamente da terzo mondo. Il lupo qui non si avvicina manco se muore di fame.

-7

Mancano 7 giorni.
In sette giorni Dio ha fatto il mondo, ma io in sette giorni non lo posso cambiare. Quello che è fatto è fatto.
Non mi posso lamentare eppure nell'aria sento il fremito del mondo che sto per lasciare, come un Saturn che fa tremare la rampa di lancio.
Agitarsi non serve a nulla, ma è inevitabile. Guardo verso le stelle, ma è ancora giorno. Il portellone è ancora aperto, via vai di gente per gli ultimi controlli, ma il mio corpo è saldamente avvinghiato al sedile. Tra sette giorni sarò nello spazio e non tornerò indietro: questo lo sanno, per questo mi lasciano andare.

-6

Relax formato famiglia!
A casa dai miei a fare la consueta prova divano. Anche questa volta è andata bene, il divano ha fatto il suo egregio compito, complice la copertina, dipinta col cielo d'ottobre, grigissima!

-5

Siamo alla domenica del dolce far niente. Per cui mi lascio coccolare dal caldo della giornata, dalla compagnia che mi guida in una rustica fattoria e dall'arte che questo giorno vi si è data appuntamento: sono assieme al mio circolo degli "amici dell'arte", faccio parte anch'io delle tante opere che oggi sono qui esposte, mi sento come un dipinto su vetro, a tema floreale dove lo sfondo nero fa risaltare le splendide foglie. A ben guardare questo sfondo che si mangia tutti i colori riflette invece lo sguardo della gente che, inavvertitamente, si ritrova a vivere dentro di me.

-4

Sono davvero stanco, la concentrazione, beata lei!, è andata a puttane.

-3

Ma questo raffreddore incipiente non poteva arrivare una settimana fa così questa sarei potuto rimanere a casa?
:-)

-2

Vedo il traguardo, ma occorre finire la corsa.
Stringo i denti, ma mi rimane ancora il sorriso dei giorni migliori.
Mi guardo attorno, fisso le cose migliori perché non le voglio perdere.
Nella confusione dell'arrivo la certezza che dopo il traguardo ci sarà lo striscione di un'altra partenza. E tra un arrivo e la partenza un tempo che forse non so più vivere.

-1

Sento la presenza pungente degli altri, non so se mai vi capita qualche volta. Ci sono persone che ti stanno accanto con il profumo di un fiore, oppure come un albero ti fanno salire e vedere lontano. Spesso invece siamo impigliati in un groviglio di rovi, più ci dimeniamo e più facciamo fatica ad uscirne.

0

Cari colleghi,
vi saluto a modo mio, con le parole.

Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro. Al Lloyd come all’Euris. Ho cercato fortuna altrove, spero di allungare il mio curriculum, senza renderlo ripetitivo. Una cosa però è certa: rimarrò almeno un anno ancora a Trieste. Poi si vedrà.
Tento di ringraziarvi uno per uno, cominciando dalla mitica Raffa! Ciao Raffa! Hai addolcito il mio ingresso al Lloyd e mi hai sopportato per un lungo anno. Mi sono trovato bene con te, abbiamo litigato [litigato si fa per dire] solo una volta se non ricordo male, ed era per la storia del telefono. Hai presente? :-P In stanza si stava bene, ti ricordi cosa dicevo ogni volta che entravo? :-)
Di rimando, un caro saluto anche a te Silvia, come potrei dimenticarti? :-)
Un salutone ad Enrico. Ciao Enrico! Se non ci fossi stato tu con le tue idee elettroniche! mi sarei dimenticato la differenza tra un condensatore e un'induttanza. Comunque grazie, perché più di altri mi hai capito. Che dire poi del grande Robert! Abbiamo condiviso tante cose, dai consigli su come scrivere del buon codice ai discorsi sulle donne. Purtroppo le donne non si possono codificare! E adesso saluto il buon Andrea, di cui ho avuto il piacere di conoscere la vita privata, affascinante come un prisma sotto la luce del sole. Saluto con un inchino il buon Solferino, sempre gentile ed educato, uno dei pochi che si accorgono [o si dice che si accorge :-)] dei miei errori grammaticali, assieme a Michele! Ciao Mike, senza la y vero? :-) Mi hai fatto capire la differenza che c’è tra dire ho finito e dire: ok adesso funziona. :-) Salim! Se non fosse stato per te, non sarei venuto al Lloyd vero? Mi hai dato i consigli giusti il giorno dell’esame. E il consiglio che mi sento di ricordare, a modo mio, è: non sarà bello, ma almeno funziona! Comunque caro Salim, quando sentirai la parola Merge, ti ricorderai di me! Caro Davide, vecchia quercia, del 69 come me. Ma se uno del 68 si dice sessantottino, uno del 69 come si dice? Porco? :-) Grazie per aver condiviso con me molte confidenze. Un saluto a Marco DR, potresti benissimo fare in modo che l’ide formatti il tuo codice col colore blu. E passiamo nell’altro corridoio, cara Monica, grazie per la gentilezza che al telefono è difficile esprimere con la voce, ma tu ci sei sempre riuscita benissimo.
Non ho nominato tutti, ma di tutti porto un ricordo o un’esperienza piacevole.
Un grazie gentile e, anche se Alessandro dice di no, un bell’inchino non fa male a nessuno. Alessandro, ste donne! castigale tutte! :-)

Grazie, Fabio.

5 commenti:

Unknown ha detto...

che combinazione... anch'io!
ma anche che sfiga... ora tutti penseranno che ti ho copiato!!!

Unknown ha detto...

tieni duro che magari dopo l'arrivo ricevi pure un bel premio... di consolazione ovviamente!! :-P

giovanerampante ha detto...

La famosa pacca sulle spalle, con la mano sporca di fango :-)

Anonimo ha detto...

potrei offendermi... non mi hai salutato!!
vaben per stavolta chiudo un occhio... buon proseguimento di vita e in bocca al lupo per tutto!
ci vediamo prima o poi... al più tardi al funerale, tuo o mio chissà... cmq se crepo prima io ricordati di venire al mio funerale altrimenti dopo io non verrò al tuo :-D

Anonimo ha detto...

Dimenticato anch'io...del resto il tuo blog lo leggo appena ora...
Forse perchè non ho "lasciato il segno", o forse perchè la nostra amicizia non è nata al [...]...ma che importa chiederselo? L'importante è che ora, col tuo nuovo lavoro, tu sia contento - o se non altro - più contento di prima!