12 gennaio 2010

UN AGGRUMETO SEGNANTE

Giustino pallinava sùrcipo,
Tra zanche di molla e pisane di fallo.
Quando come un trollo in pieno ferione
Suclimò incredulo:
“Son gralli quelli che vedo?”
Pallinato e sconnùto
S’avvicininò mùrolo
Scoricchiò poco a poco
E come di quinto esclamò:
“Sia filato Gùummolo
Che m’ha brufito!
Piangere non cavio.
Ma se proprio devo
Sopra quelle zanche di molla e pisane di fallo!
Che un aggruvio ai posteri
Un aggrumeto segnante
Sia per loro sgravio
Da una vita ispante.”

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