Non conosco il tuo nome, sei apparentemente come appari su Flickr in alto a destra, quell’etichetta che dice: "cindyuen_827 nessun nome reale", un viso ristretto da un’icona troppo piccola che lascia immaginare quanto più bella potresti essere. Ti ho vista, tra i milioni di album presenti su questo portale, mentre giravi sulla giostra, un piccolo carosello sull’homepage; sei salita un attimo prima che passassi io, poi la tua carrozza ha toccato terra, la porta si è aperta, mi hai fatto cenno di salire o di non entrare, non ricordo più. Ma non è importante ormai.
水陸兩棲巴士
Chi sei? Da dove vieni? Quanti anni hai? E’ un viaggio a ritroso nel tempo, l’ultima tua foto ti vede dentro un mezzo che identifico essere un autobus, con il soffitto concavo, di lamiera lucida, le pareti di vetro ed i posti a sedere; hai un cazzo di salvagente addosso. In un autobus? E la borsa della macchina fotografica aperta che mi fa pensare quanto anche tu sia sorpresa. Quando le foto sono una condivisione di cose inusuali si bada poco alla regola del 2 terzi o di una giusta illuminazione. Si fotografa e basta. Parla l’immagine, così tanto da zittire tutto il resto. Prendo il titolo della foto e lo caccio nel traduttore di google. Ne esce, con un certo pensiero che mi fa rabbrividire, la frase: autobus anfibio. Cose inusuali. Approfondisco. Google sputa parole, cool, splash, became a submarine, tourist attraction, runs into water, trouble. A questa parola mi fermo, ho afferrato la provocazione.
不到黃河心不死的黃河
Sullo sfondo di un bellissimo paesaggio completamente avvolto dalla grigia foschia di una citta che vomita industrializzazione, t’appoggi sul corrimano di una passerella parallela alle sponde di un fiume, in cui sono andati a picco tutti i colori. Se vedo la borsa della macchina fotografica che ti porti appresso, mi conforto che sono nel giusto: sei nel posto giusto, di una giornata sbagliata. Non invoglia andare in acqua, neppure con quest'aria che sembra mite, non percepisco l'odore della città, ma neppure quello dell'acqua che scivola sulla spiaggia umida. Traduco il titolo, con l'ennesima sorpresa. Avete presente quei corti nomi cinesi, che raccontano tutta una storia, un romanzo condensato in poche parole? La traduzione ritorna questo piccolo bignami di saggezza orientale: "Non smettere fino a quando si raggiunge il proprio obiettivo nel Fiume Giallo". Io non so cosa vuol dire, ma tu sicuramente ti gongoli ad essere lì a dispetto di una giornata senza storia, senza pretese.
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