22 agosto 2006

Oscillo

Chiuso dentro un treno
che non si ferma mai
che oscilla tra due mete
come un pendolo senza attrito
ti osservo, seduta due posti oltre me,
perfetta sconosciuta oggi,
come fra cent'anni
col tuo sorriso che non sorride,
col tuo silenzio assordante.
E quando il Divin Meccanico
impugnerà questo pendolo
il mio spirito disegnerà
non più concentrici versi di carta
ma il punto fermo
di una vita
finalmente mia,
finalmente in pace.

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