18 settembre 2006

[Dagli IUESSEI] All'ombra della Nuova Yorka

Eccoci qui all'ombra della Nuova Yorka a vedere che ponte costruire sull'East Coast (Ist cost, mi raccomando non facciamo i soliti italiani, ne', che pronunciano est). Sono appena tornato a casa da lavoro. Ho cambiato hotel per la seconda volta nel giro di pochi giorni perche' qualcono si e' dimenticato di confermarmi la stanza (un bel Fan Cina ci sta pure a piene mani). Beh, che dire: meglio! Mi trovo in una reggia imperiale del 1870 (cosi' dicono). Davanti agli enormi finestroni della mia stanza (1.5 alt. x 6.0 larg.) si apre un prato inglese ed in lontananza una lussureggiante foresta di Sherwood. Sopra la mia stanza, solo il tetto. Ah, che pace! A San Diego c'era una "bastarda" (scusate l'Oxford) che camminava come un elefante obeso! Le ho mandato tanti di quegli anatemi che appunto ora ha le orecchie alla Dumbo.
Ovviamente, macchina a noleggio (nel primo hotel ero attaccato al cantiere (5 min a piedi) ora sono a 15 min auto): ok, noleggiamola. Mi capita una Malibu' Chevy (il solito 2.5 litres benza) e barcona a non finire. Chiedo gentilmente se ne hanno una, giusto un peletto, piu' piccola e mi sorridono pensando..ma sto "frascicone che vole?", aggiungendo pure un "aho, e' la piu' piccola che c'abbbbiamo". Va beh, prendo il barcone e mi dirigo mestamente verso l'hotel. Entro finalmente in stanza e mi sovvien un ricordo delle ultime ore spese a San Diego.
Allora che dire...prima di partire dal West coast sono riuscito pure -che q.lo direi- a vedermi il Grand Canyon.



E' proprio grande e mi e' proprio piaciuto. Sono andato con il mio collega che mi avrebbe sostituito di li' a poco in quel del san dieghese. Un tipino giovine anche se un po' selfishman anzi troppo per i miei gusti anche se e' molto gentile e cordiale (tra me e me lo chiamavo Iagus the furlan). Ad ogni modo si parte. Giro stimato....miiiii...iiii...sono piu' di 2500km da percorrere tra venerdi' 1 september sera e lunedi' 4 sept. pomeriggio (per inciso martedi' 5 partivo per fare il coast to coast....un qualcosa come 6 maledette ore, FanCiullo!). Il lunedi' 4 sept. e' il Labour Day (il nostro primo maggio): memore di cio' ho appunto posticipato (eh eh, bastard inside) il viaggio che sarebbe dovuto essere venerdi' 1 sept. Mi son detto: take your time Franny and fan cina everybody, tanto non muore nessuno. Cosi' con la macchina a noleggio del mio sostituto (chiaramente il doppio bastard inside carpiato sta nel fatto che l'auto era stata noleggiata dalla ditta per Iagus: non potevamo mica usare il famoso 5e4 benza (biposto anzi triposto) altrimenti saremmo arrivati a casa con le palle quadre e troppi dollari da sborsare per la benza). Macchina a noleggio: PT Cruiser. Una bella "toilette machine" (scusate se qualcuno di voi ce l'ha, ma "nun me piasce") che faceva i suoi 10-11 con un litro. Duemila di cilindrata e cavalli stimati..credo..un paio di ronzini messi in croce (almeno la bestia immonda di 5e4 faceva il suo dovere, questa invece era proprio un pacco in salita). Si parte. Iagus in ritardo. Iniziamo la faticosa scalata delle colline che portano a Las Vegas (ovviamente bisogna arrivare tardi perche' vogliamo vedere Vegas come mamma USA l'ha fatta). Infatti. Like a movie. Soldi a palate, vecchi "rinco" che si mangiano la pensione alle slot machine, roulette che sembra piu' russa che mai (tutti quei soldi buttati al vento). Girovaghiamo lievemente stremati per un paio d'ore finche' si fanno le 3 del mattino e bisogna partire per il Canyon: dobbiamo arrivare alle 7 per poterlo gustare bene! Detto fatto mi sparo tutta la "notte" sulle strade dell'Arizona perche' Iagus e' stanco (poverino). Alle 7:15 colazione: siamo in America, quindi colazione da mmericans con il bacon, anche per riprendersi dalla "tirata" in auto. Arriviamo sull'edge del Canyon, detto Rim.
Noi siamo al South, ma ci sarebbe pure il North. In mezzo ci passa LUI, the Colorado River, il fiume che da la vita a gran parte del South West America e che fornisce l'acqua a San Diego dopo uno sbarramento alla HooverDam (near Vegas) e un acquedotto che trasporta l'acqua per 6 ore fino ad arrivare a S.D.
Whoooa! Bellissimo, merita aver faticato tutta la notte. Pero' e' talmente bello che, come avrebbe detto un certo Andrea the Fascius,...eh eh...bisogna andare giu' al fiume. Ovvio, cacchio! Senno' potevi rimanere a casa tua. Giusto?
Iagus, storge il naso. Inizia a fare due conti...ma se noi partiamo...forse e' troppo tardi...poi, l'anticiclone delle Azzorre....(mi veniva in mente un bel "va a cagher" come nel film di Verdone) insomma vorrebbe fare poco piu' di 300m di dislivello e tornar su'. Ma scusa, my friend, tu che sei un furlan e montanaro vuoi non arrivare a sto cavolo der Colorado River? Tra una bestemmia e l'altra lo convinco (ore 9:30AM). Per il sentiero becchiamo una "rangeressa" e all'udire che volevamo andare fino al Colorado ci sconsiglia perche' il giro (rim-river and river-rim) consiste in 24km, 1500m dislivello e ci si impiegano 9 ore; inoltre alle 19 inizia a far buio. Allenamento? Nullo! Fan Cina non ce la faremo mai! Pero' "diavolescamente" continuo a sobillare il furlan il quale alla fine si fa impallinare. E vai, si va al fiume: morale della ciurma alto, tutta discesa, yahooo! Per il sentiero troviamo gente che arranca (in salita) stremata. Tra me e me penso: eh..eh, tirano troppo la corda e poi ci lasciano le penne (le ultime parole famose, ndr). Lungo il sentiero voliamo come lepri con le orecchie a conformazione aerodinamica. Ebbene in tre ore e mezzo siamo al fiume (contro le 4 e mezzo della rangeressa). Grandi!! Immergo i piedi nel Gange-Colorado come una sorta di purificazione mistica e monastica (nonche' di sollievo per i poveri alluci) e ci rilassiamo a contemplare le bellezze della natura "mmericana" per mezz'oretta. Ore 13:30: ok si riparte. La "rangeressa" (che non fa quel lavoro per caso) ci aveva sconsigliato di partire alle 9:30 perche' il sole sarebbe stato alto e cocente e avremmo dovuto prendere qualche pausetta ogni tanto e rifocillarci a dovere. Detto e fatto! Piomba del sole. Io sono ben attrezzato: bandana selvaggio + cappellino NY; il furlanat (8 anni in meno di me) invece meno e un po' "frolloconescamente" non ha neanche un cappellino. Cosi' si prende un'insolazione. E mi tocca pure aspettarlo. Fan Cina a sti giovani d'oggi. Ehh, la vecchia guardia!! Continuiamo a camminare ma la stanchezza inizia a farsi sentire pesantemente anche su di me, pero' tengo duro. Memento Audere Semper! Il compare fa una fatica bestia ma resiste perche' giovincello. Inizio ad avere sensi di colpa per aver insistito troppo perche' il tipo inizia a vedere i santi. Cerco di aiutarlo il piu' possibile ma non so cosa fare, piu' che incoraggiarlo e chiedergli di portare lo zainetto. Scorte alimentari finite, "gatorade" neanche una goccia.
Nelle ultime due ore raggiungiamo una comitiva di stremati vacanzieri. C'era un giovane cinesotto (con moglie appresso) che si era portato via la "casa": aveva lampada, tenda, paletta per le mosche, pinne, fiocina per arrivare solo a meta' percorso. Ho temuto che facesse un "harakiri" quando gli ho detto che eravamo arrivati al fiume in 3 ore e mezza mentre lui ne aveva impiegate 5 per arrivare a meta' tragitto d'andata! Sua moglie inizia a guardarci estasiati (you guys are so fast...you beautiful...I love Italy) e lancia occhiate pesanti al maritino. Lasciamo i "ciainis" con le sue imprecazioni in birmano e proseguiamo.
Andando troppo piano pero' mi si "ingarbugliano" le gambe (Andrea tu sai cosa intendo!). Cosi' per non finire "arrosto" anch'io, con un po' di "selfishman thought" lascio il furlan assieme al gruppone con la promessa pero' che quando fossi arrivato in cima sarei andato a prendere un "gatorade + some foods" e avrei portato la macchina vicino all'imbocco del sentiero (la macchina era effettivamente un po' lonatana dall'imbocco). Ore 19, the furlan sale in macchina stremato e non ha neppure la forza per insultarmi (ne aveva tutti i diritti). Pfiuu!! Ora lo porto in una steak-house e gli faccio ingallonare qualcosa per recuperare energie.
A sera dormiamo di sasso in un motel, neppure da quattro soldi.
Mattino: prendiamo la route 66, the legend.
Prossima tappa e' la foresta pietrificata. Entriamo ed il ranger ci dice di non far questo, neppure quello e quell'altro ancora, insomma non rubare niente! Da buoni italici non resistiamo e tra le tasche ci finiscono, come per magia, un po' di schegge di legno pietrificato. Da lontano intravvediamo un ranger: paura! Mo ci becca. Io faccio il ladro navigato di turno, gli faccio un good morning e con un bel "salve come sta il gatto" mi dileguo. Il furlan prende una "allungatoia" per schivarlo, cosi' lunga che intanto riesco a pranzare. Partiamo e arriviamo alla fine del lungo percorso in auto terminante ahime' con il posto di blocco di uscita del sito. E chi cavolo lo sapeva. Retromarcia e via dietro un cespuglio per nascondere la refurtiva in mezzo agli scarponi "anti-estraneo" (sono quelli che si sono fatti i famosi 24km!!!).
Prima del posto di blocco c'e' un visitor center e proiettano un interessante filamto sulle origini della foresta pietrificata ma che termina facendo vedere alcuni arresti di persone che avevano nascosto la refurtiva pietrificata: si maaaa, manette, mica una pacca sulla schiena e non farlo piu' per stavolta. Cavolo che si fa? Ci squillano i telefoni quasi in contemporanea e ognuno dialoga very tranki and relaxed finche' quasi inconsciamente entriamo in macchina e arriviamo al check point. Lo zio Tom di turno ci saluta e noi si passa quasi dicendo "non ci controlla.....booou". E cosi' si riparte per andare a vedere il secondo Canyon, il Canyon de Chelly. Mamma mia, e' forse ancora piu' bello e colorat del Grand Canyon: siamo pero' tardi, verso le 5:30PM. Non facciamo niente, purtroppo. Pero' proviamo lo stesso e imbocchiamo il "sentiero dell'antilope". Maa..chee..belloo! Ragazzi, e' fantastico, soprattutto con il "sunset" alle spalle e siamo per di piu' nella terra degli indiani Navajo e un'atmosfera di filosofica riflessione ci rapisce perche' rimaniamo talmente estasiati che non abbiamo parole.
Purtroppo il tempo incombe ma il pensiero di fare una camminata nelle valli dei Navajo con un guida indiana diventa un cruccio che pero' non possiamo realizzare.
E' domenica sera e bisogna pensare pure a tornare a casa. Armati di tanta "insana" pazienza riprendiamo l'auto e viaggiamo fino alle 2 di notte. Ci fermiamo in freeway e dormiamo in macchina. Al mattino un ebete suona il clacson del suo Tir come nel film Duel di Steven Spielberg: maro' che salto! Che paura! e quanti anatemi!
Maciniamo miglia a manetta toccando Phoenix prima e Yuma dopo, galoppando vicino ai cactus giganti, finche' ci viene un'altra insana idea..di passare per il deserto del San Diego County. Ci mancava solo la slitta di Terence Hill e i fagioli di Bud Spencer. Chiaramente come passi il deserto? Con il serbatoio benza a mezz'asta. Fan Cina quanto ciuccia il PT. Per fortuna andiamo piano ed arriviamo al distributore e..via di galloni.
Sono le 4:30 del lunedi' pomeriggio: missione compiuta. Ora posso andare sull Est coast.
Auto presa a noleggio: segnava 5000 miglia. Il "dealer" aveva stimato in 27 giorni di noleggio (per il furlan, per andare da casa al cantiere) circa 675 miglia. Martedi' 5 sept. mattina gliela riporto con su 9500 miglia. Delle 4500 miglia credo 250 sono quelle servite per andare da casa a cantiere. Il resto fu speso tra sequoie giganti, Canyon ed indiani.
Cosi' termina un'altra avventura playmobil, organizzata come ben si capisce con solo mappa alla mano (bon, cosa fasemo, perche' non andiamo qui, passando di li' e tagliando su per di qua') ma che mi ha permesso di vedere un po' di Old America. Proprio quello che mi mancava prima di prendere l'aereo per Nuova Yorka con i suoi grattacieli e statue della liberta'.

Mandi
Franny

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh?!? Ma chi ha scritto codesto papiro??? Divertente però, me lo sono letto tutto :-)
Qualcuno però mi deve spiegare la differenza tra Est Coast e East Coast (http://en.wikipedia.org/wiki/East_Coast_of_the_United_States) :-P
Da bravo italiano non la so... :-D

Anonimo ha detto...

Ehh sai, errore di dattilografia! Volevo scrivere east ma siccome ho scritto troppo poi ero stanco ed in italiano avevo pure 5, cosi', nel voler fare il "figo" mi e' scappato. Sorry. Chissa' se il buon giovane rrampante puo' correggermelo. Chiedero'! Mandi